venerdì 16 settembre 2016

CERVIA LETTERARIA

(torna a Cervia Spiagge)

Ogni anno si assiste alla manifestazione culturale "La spiaggia ama il libro" e all'evento conclusivo "Ferragosto con gli autori". Il palco che ospita gli autori viene allestito sull'arenile di fronte al Grand Hotel di Cervia.


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Grand Hotel Cervia



L'evento di "Ferragosto con l'autore" si apre con l'arrivo della Roaring Emily Jazz Band.

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Gli autori partono dal Circolo Nautico, sul porto canale, si imbarcano sugli antichi "bragozzi" da pesca e sbarcano sull'arenile. Presentano brevemente il proprio libro prima di concedersi al rito degli autografi.

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Italo Cucci



Gli artigiani dell'Antica Stamperia Pascucci di Gambettola (fondata nel 1826), espongono le storiche tende da spiaggia in tela di canapa con i disegni stampati a mano. Sono bellissime.

Le tende Pascucci nel 1950.

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E' interessante ricordare la costruzione del → primo stabilimento balneare, nel 1882. Oggi Cervia dispone di un attrezzato porto turistico e oltre 200 stabilimenti balneari.




GRAZIA DELEDDA

Grazia Deledda, poetessa, letterata, premio Nobel, soggiornò qui per molti anni (dal 1920 al 1935) e la città in ricordo le ha dedicato un tratto del lungomare. Fu tra i primi forestieri, così allora venivano chiamati i turisti e, seppur involontariamente, è stata promotrice turistica.

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Stiamo parlando degli anni '20-'30.
"Cervia era zona di vigne e tratti incolti, siepi di tamerici, paludi e dune e giunchi. Nella sua aspra e selvaggia bellezza, ancora intatta, doveva forse ricordare alla scrittrice alcuni tratti della costa della Sardegna. Certo è che Grazia Deledda, delusa da altre località come Viareggio, scelse la 'bella, verde, ventosa' Cervia come luogo di vacanza, tanto che verso la fine degli anni '20, forse con parte del denaro del premio Nobel del 1927, vi acquistò una casa che chiamò 'La Caravella' perchè si trovava in viale Cristoforo Colombo. Qui trascorse tutte le sue estati fino alla morte, avvenuta nel 1936" (Eugenia Tognotti).

E' il tipico villino ad uso balneare di primo Novecento, la "casa color biscotto" ricordata dall'autrice in alcune novelle. Venduta a privati, al momento, non è visitabile. E' in viale Cristoforo Colombo, 65, si può notare una targa a memoria.

"La Caravella", il villino che fu di Grazia Deledda.

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Alla Deledda, sul lungomare a lei intitolato, hanno dedicato un'opera di due figure femminili, la sarda che imbraccia una pecora e la romagnola pescivendola, due realtà diverse unite nelle rispettive simbologie e tradizioni locali. 

Donna sarda che imbraccia una pecora.

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Donna romagnola che sorregge i pesci.

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WORLD MASTER SCULTURE DI SABBIA

Ogni anno sulla spiaggia libera del lungomare Deledda si danno appuntamento i campioni delle sculture di sabbia, provenienti da ogni continente. E' il campionato del mondo per nazioni, inserito nel calendario mondiale di "Sand Sculptures". I team sono composti da due persone ed hanno 3 giorni di tempo per realizzare le sculture, rispettando la regola secondo cui la sabbia va impastata solo con acqua e non può avere al suo interno alcun supporto rigido. Solo a lavoro ultimato è possibile spruzzare una soluzione di acqua e colla che crea una pellicola impermeabile e mantiene la sabbia compatta.
Le sculture restano in esposizione fino ad ottobre inoltrato.

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Se vogliamo rimanere, oserei dire, nella 'letteratura', il Circolo dei Pescatori "LA PANTOFLA" fa al caso nostro: si mangia bene e a buon prezzo. 
E' un'associazione nata nel 1975 dopo che il comune di Cervia concesse in comodato gratuito i locali dell'ex mercato del pesce all'ingrosso.

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La  denominazione "La Pantofola" deriva dalla calzatura, i tradizionali zoccoli che i pescatori usavano a bordo delle imbarcazioni.

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I prezzi più che accessibili e il pesce cucinato come si deve.

Maccheroncini alla pescatora.

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Grigliata mista.

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Infine rilevo l'ignorato santuario della

 MADONNA DEL PINO

 Quattrocentesco, con le belle decorazioni in cotto nella facciata e sul retro. Purtroppo la posizione è sfortunata, si trova lungo la statale Romea dove le auto sfrecciano veloci e rimane pericoloso accostarsi o svoltare.

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Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un pò della tua infinità
e un pochino della tua luce e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un pò più di speranza
eccoci con un pò più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
(Nazim Hikmet)



                                vedi → 4- MILANO MARITTIMA





                                                                                                                                             


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